Nel 2007 Marte sarà in opposizione il 24 dicembre 2007, con un diametro apparente di 15.8 secondi d’arco. Poco prima, il 19, esso sarà passato alla minima distanza dalla Terra (0.5894668 Unità Astronomiche ). Il ciclo delle opposizioni si trova in una fase di transizione, tra le apparizioni perieliche dell’inizio del millennio e quelle afeliche dei prossimi anni. Le dimensioni apparenti di Marte sono quindi contenute, ma non ancora minime.
L’apparizione del pianeta è caratterizzata da una declinazione elevata (10° in più rispetto al 2005!) che si traduce in un’ottima osservabilità: Marte sarà ben alto in cielo lungo tutto il periodo di osservabilità. Ciò permetterà di compensare il ridotto diametro apparente.
Una recente immagine del pianeta, ottenuta il giorno 1/10/2007 (3:35 TU) da Gerardo Sbarufatti di Caselle Landi (Lodi) tramite uno Schmidt Cassegrain da 27 cm. Seeing III (Ant.). Si notano delle irregolarità nelle nebbie polari (NPH, in basso) e delle nubi che riempiono completamente il bacino di Hellas (in alto a sinistra). Nel complesso l’atmosfera del pianeta è piuttosto ricca di polveri (conseguenze di una tempesta regionale in Agosto-Settembre) e quindi i contrasti appaiono tenui.
Per la prima volta dopo vari anni, il pianeta non si presenterà col polo Sud rivolto verso la Terra. La visione sarà, in media, equatoriale, per poi diventare leggermente più favorevole per l’emisfero settentrionale in marzo-aprile 2008. Questa tendenza sarà ulteriormente accentuata nelle prossime apparizioni. Gli osservatori, quindi, potranno iniziare a prendere confidenza con i fenomeni associati alla calotta polare nord (NPC), visto che quella meridionale (SPC) non solo si presenterà in geometria sfavorevole, ma ormai ridotta alle minime dimensioni presso l’opposizione.
Sempre intorno all’opposizione, la NPC sarà ricoperta dalle nebbie polari che nascondono all’osservazione la ri-formazione dello strato di ghiaccio superficiale, che resta quindi uno dei fenomeni meno chiari del ciclo stagionale marziano.Questa fase avverrà tra l’opposizione e il mese successivo(Ls~10°-15°) e sarà quindi osservabile nelle migliori condizioni, probabilmente con un livello di dettaglio ottimale che si riprodurrà solo in parte nell’apparizione successiva (questa favorirà fasi più avanzate, con un diametro apparente inferiore).
Passata l’epoca più interessata dalle tempeste (l’estate meridionale), le nubi di polvere dovrebbero avere la tendenza ad essere più localizzate (ad esempio nei grandi bacini come Hellas).
La disponibilità di vapori in atmosfera e le basse temperature dovrebbero invece favorire le nubi orografiche, che si formano sui principali rilievi. La lunga osservabilità del pianeta nelle notti intorno all’opposizione dovrebbe favorire la ripresa di immagini su diverse ore consecutive di osservazione, permettendo così di rivelare l’evoluzione diurna delle nubi, col cambiare della loro esposizione al sole durante l’avanzare del giorno marziano.
Le nebbie al bordo del disco saranno anche protagoniste, soprattutto verso la fine dell’apparizione.
L’apparizione è particolarmente favorevole a causa dell’elevata declinazione del pianeta, e si presta a lunghe sessioni di osservazione.
Come sempre, l’osservazione visuale sarà un utilissimo complemento alle altre tecniche, e permetterà in certi casi di discriminare tra delicate sfumature nelle nebbie e nelle nubi presenti sul disco.
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Paolo Tanga
Observatoire de la Côte d’Azur
Sezione Pianeti UAI
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