Archivio per la categoria 'Cieli e cibi'

SERATA DI APERTURA AL PUBBLICO
OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI TAVOLAIA

GIOVEDI 14 GENNAIO 2016 ore 21,30
L’ingresso è libero e gratuito 

miniconferenza :

“Le comete : la cometa C2013 US 10 CATALINA , la cometa visibile a gennaio“ 
con proiezione di immagini e uso di software di simulazione della volta celeste
relatore: Mauro Bachini
“OSSERVAZIONE DEGLI OGGETTI DEL CIELO INVERNALE ” 
Presentazione di Mauro Bachini.

a seguire condizioni meteo permettendo :

Serata di osservazione e del cielo con telescopi a cura del Team
dell’Associazione Isaac Newton
visita guidata al cielo con laser
osservazione degli oggetti del periodo visibili.

serata_apertura_14_gennaio_2016.jpg

Partiamo dai Cibi :

I piatti tipici di Natale regione per regione

Ecco come si festeggia a tavola tra cenoni e pranzi dall’Alto Adige alla Sicilia.

All’insegna della tradizione

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ABRUZZO

Minestra di cardi, zuppa di castagne e ceci, lasagna con macinato, mozzarella e parmigiano. Tra i secondi agnello arrosto e bollito di manzo.
I dolci tradizionali, diversi per ogni provincia, sono: calcionetti fritti (panzerottini dolci con marmellata d’uva nera detta scrucchiata, ceci, noci tritate, mandorle triturate, mosto e cacao), ferratelle, ostie con ripieno di mandorle, noci e miele, neole, noci atterrati (mandorle con acqua e zucchero) e scrippelle.

BASILICATA
Minestra di scarole, verze e cardi cotta in brodo di tacchino e salami con aggiunta di formaggio grattugiato e a pezzettini, Baccalá lesso con peperoni cruschi (seccati al sole e calati per pochi secondi nell’olio d’oliva bollente), Strascinari al ragù di carne mista (pasta casereccia chiamata così perchè strisciati a forza con le dita), piccilatiedd, pane con le mandorle, pettole (pasta lievitata fritta con alici) e come dolci i calzoncelli (panzerotti fritti ripieni di salsa di ceci o castagne lesse. Il tutto accompagnato da un buon vino: l’Aglianico del Vulture.

CALABRIA
Come antipasti, crespelle ripiene alle alici e salumi Dop come salsiccia, capicollo, pancetta e sopressata con aggiunta di pecorino crotonese e caciocavallo silano. Tre i primi, le scillatelle (o fileya) con ragù di maiale, minestra maritata con verdure di campo e fagioli, mentre tra i secondi capretto al forno alle erbe selvatiche con patate, pesce stocco di Cittanova (spugnato con l’acqua dello Zomaro) con la ‘ghiotta (sughetto di olio, cipolla, pomodori, olive, capperi e uvetta). Come contorno, il broccolo calabrese saltato in padella e condito con peperoncino. Tra i dolci, fichi a crocetta ricoperti al cioccolato, torroncini, dolci al cedro e al bergamotto. Vini e liquori: Cirò, liquirizia e grappa al peperoncino.

CAMPANIA
Minestra maritata di cicoria scarole e «borraccia» (erba amara e pelosa) in brodo di cappone con aggiunta facoltativa di uova sbattute con peperoncino e carne di vitello, spaghetti alle vongole, Cappone imbottito e insalata di rinforzo (cavolfiore, sottaceti misti, peperoni detti papacelle olive di Gaeta e acciughe salate) accompagnate dalle immancabili friselle (crostini di pane circolari) e dai broccoli con aglio e peperoncino. Come dolci Struffoli, Roccocò e frutta secca.

EMILIA ROMAGNA
Come antipasto il tradizionale culatello di Zibello, mentre tra i primi Tagliatelle al ragù, lasagne, tortellini in brodo (con ripieno di carne) e passatelli in brodo. Tra i secondi, cotechino di Modena, zampone con lenticchie, purè e mostarda, formaggio di fossa con la Saba (mosto cotto e aromi naturali). Tra i dolci, il Panone di Natale di Bologna (a base di farina, mostarda di mele cotogne, miele, cacao, cioccolata fondente e fichi secchi). Come vini il Pignoletto dei Colli bolognesi e il Sangiovese.

FRIULI VENEZIA GIULIA
Brovada e muset (zuppa di rape e cotechino) con polenta, trippa con sugo e formaggio, cappone e come dolce la gubana (noci, mandorle, uvetta, miele, vino e rhum, avvolto in sfoglia).

LAZIO
Per la vigilia la tradizione privilegia fritto misto di verdure (broccoli e carciofi) e baccalá fritto, il capitone. Per il giorno di Natale, abbacchio al forno con patate e cappelletti in brodo, bollito misto e tacchino ripieno. Dolce: pampepato e pangiallo (frutta secca e canditi con farina, miele e cioccolato).

LIGURIA
Maccheroni in brodo, ravioli alla genovese (ripieno di vitello, animelle, uova, erbe, pangrattato e parmigiano), stecchi fritti (spiedini di rigaglie di pollo con funghi freschi, besciamella e parmigiano), cappone lesso e cappon magro (piatto fatto esclusivamente di verdure o di pesce), salcicce e spinaci, Faraona al forno con carciofi e come dolce il pandolce (impasto di farina, uvetta, zucca candita a pezzetti essenza di fiori d’arancio i pinoli pistacchi semi di finocchio latte e marsala), canditi, torrone, uva, fichi secchi e noci innaffiati da un buon Rossese di Dolceaqua.

LOMBARDIA
Consumè di cappone in gelatina, tortellini o casoncelli in brodo, cappone ripieno con tritato, uova grana e mortadella, accompagnato da mostarda di Cremona, Stecchini (spiedini di pollo e vitello) con insalata e come dolce il «Pan di Toni», il panettone.

MARCHE
Maccheroncini di Campofilone in sugo, cappelletti in brodo di carne, Vincisgrassi (timballo di manzo macinato, salsiccia, pollo tritato, prosciutto crudo, a volte con aggiunta di funghi) e cappone arrosto. Come dolci, la pizza de Natá (pasta di pane con frutta secca, uvetta, cioccolato in polvere, limone e arancio grattugiati, fichi e zucchero) e il fristingo (impasto di fichi, cioccolato, canditi e frutta secca). Tra i vini, la Vernaccia di Serrapetrona, vino cotto e vino di visciole (ricavato dalle tipiche amarene).

MOLISE
Zuppa di cardi, Pizza di Franz in brodo caldo (pezzettini di pizza a base di uova parmigiano grattugiato e prezzemolo al forno), baccalá arracanato ( mollica di pane aglio prezzemolo origano uva passa pinoli e noci) o baccalá al forno con verza, prezzemolo, mollica di pane, uvetta e gherigli di noci. Per dolce i Calciuni a base di farina, vino, castagne lessate, rhum, cioccolato, miele, mandorle, cedro candito, cannella, uova e vaniglia. Come vini il Montepulciano o il Trebbiano.

PIEMONTE
Cappone di Morozzo al forno, bue bollito di Carrù e Moncalvo, insalata di carne cruda all’albese, peperoni in bagna cauda (salsa a base di olio, aglio e acciughe), acciughe al verde, flan del cardo, tayarin con pancetta petto d’oca affumicato, agnolotti al plin con sugo d’arrosto e risotto con radicchio, cappone arrosto, misto di bollito con salse, carote e patate al forno. Dolci: mousse di mele rosse Igp, torta di nocciole e zabaione, torrone d’Alba.

PUGLIA
Cime di rape stufate, panzerotti fritti con ripieno di mozzarella, pomodoro e formaggio o con ricotta scuantr’ (spalmabile ma molto forte), anguilla arrostita con alloro, baccalá in umido (con cipolla e olive), baccalá fritto, agnello al forno con lambascioni (cipolline dal gusto amarognolo che si trovano sottoterra, allo stato selvatico), cuturidd’ (agnello con spezie e verdure cotto per tre o quattro ore in una particolare pentola in terracotta). Come dolce le pettole (frittelle tonde che si possono anche intingere nello zucchero), le cartellate (dolci fritti a forma di rosa e guarniti con miele o mosto), il torrone e i porcedduzzi (frittelline piccolissime con miele o zucchero), fichi secchi e pasticceria di mandorle.

SARDEGNA
Tra gli antipasti, salsiccia, pecorino e olive «a schibeci». Culurgiones de casu (ravioli ripieni di pecorino fresco, bietola, noce moscata e zafferano) conditi con sugo di pomodoro e pecorino grattugiato, gnocchetti sardi al sugo di salsiccia, agnello con patate al forno, porcetto al mirto. Tra i contorni verdura di stagione come sedano, finocchio e ravanelli. Tra i dolci, ricotta con miele, le seadas al miele (dolci fritti al formaggio). Tra i vini, Cannonau e Moscato.

SICILIA
Sfincione (pizza base di cipolla), scacce ragusane, cardi in pastella e gallina in brodo, insalate di arance con aringa e cipolla, agnello al forno, sformato di anellini al forno con ricotta, pasta con le sarde e sarde a beccafico (ripiene di mollica, pinoli, bucce di arance, foglie di alloro e uva passa), carne con pancetta coppata con contorno di sparaceddi e caponata. Per dolci, buccellati di Enna (dolci tipici ripieni di fichi secchi), cassate e cannoli, i mustazzoli a base di mandorle, cannella e chiodi di garofano e cubbáita (torrone di miele con nocciole e mandorle o pistacchi). Vini: di Alcamo e dell’Etna e Zibibbo di Pantelleria.

TOSCANA
Crostini di fegatini, brodo di cappone in tazza o cappelletti in brodo, arrosto di faraona, anatra, fegatelli e tordi con insalata oppure cappone ripieno e sformato di gobbi. Dolci: i cavallucci e i ricciarelli.

TRENTINO
Canederli (polpettine di pane raffermo, speck, pancetta e salame, farina, uova, latte e brodo condite con spinaci, funghi o fegato di vitello. Possono essere conditi, una volta lessati, anche con burro fuso e formaggio oppure ragù di carne, strangolapreti (gnocchetti di pane, latte uova e foglie di coste) conditi con burro, salvia e parmigiano, Capriolo o Capretto al forno con patate e per dolce lo Strudel e lo zelten.

UMBRIA
Cappelletti ripieni di cappone e piccione, contorno di cardi umbri, cappone bollito e come dolce il panpepato (farina, noci, cioccolato fondente, mandorle, scorza di arancia candita, uva passa, miele, pinoli, nocciole, pepe macinato e vino rosso, le pinoccate fatte di zucchero e pinoli e il torciglione serpentello di pasta dolce con mandorle.

VALLE D’AOSTA
Mocetta in crostini al miele (Salume di muscolo di vacca, pecora o capra essiccata e aromatizzato con erbe di montagna, ginepro e aglio), lardo con Castagne cotte e caramellate con miele, Crostini con Fonduta e Tartufo, Zuppa alla Valpellinentze (cavolo, verza, fette di pane raffermo, fontina, brodo, cannella e noce moscata, Salsiccia con Patate e Carbonata Valdostana con Polenta (sottili striscie di carne macerate nel vino rosso con aromi). Come dolce Pere a sciroppo servite con crema di cioccolato e panna montata (pere cotte con zucchero, vaniglia, chiodi di garofano, acqua e vino rosso, ridotte a sciroppo e Caffè Mandolá molto robusto alle mandorle tritate e le tegole pasticcini secchi

VENETO
Come antipasto salumi vari (soppressa e salsiccia luganega), tra i primi brodo di cappone, risotto al radicchio, gnocchi al sugo d’anatra. Come secondi, polenta e baccalá, lesso di manzo «al cren» (salsa di rafano) con contorno di purè di patate. Tra i dolci il pandoro di Verona, la mostarda con il mascarpone, il mandorlato di Cologna Veneta. Per innaffiare il tutto un ottimo Amarone della Valpolicella o un buon Raboso delle terre del Piave e alla fine un brindisi augurale con le bollicine del Prosecco di Conegliano o di Valdobbiadene.

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Negligenze statutarie per i soci dellì Associazione Astronomica Issac Newton.

Negati ormai da tempo alcuni diritti-doveri associativi.

L A    C E N A     S O C I A L E

quando si fà.

Sono ormai anni che se ne parla, ma i muscoli mndibolari sono atrofizzati , sorgono casi di secchezza delle fauci,  …  aiutooooo !!!!

Sembra impossibile ma un altro anno è passato . Con la dodicesima dispensa chiudiamo il cerchio e la prima persona che desideriamo ringraziare è (more…)

Non appena Marco Migliardi ci ha prospettato questa ricetta per noi misteriosa, (more…)

Per la prima volta (finalmente direte voi), mi limito a (more…)

Stavolta usciamo dalla cucina ed entriamo nel regno del trascendente perchè le 2 ricette sono (more…)

Il “Pancotto” della mia infanzia divenne la “Pappa col pomodoro” grazie a (more…)

Continua lo (more…)

La Panzanella in Toscana la conosciamo tutti ed è arrivato il momento (estate) di dividere il segreto col resto del CROSS C. L’amico Triestino Marino Marizza ci presenta con tanto di note storiche ed etimologiche, il Presnitz, dolce di origine mitteleuropea che rallegra le tavole della città Regina della Bora nei giorni di festa . Segnaliamo anche , a chi avrà la pazienza e la fortuna di leggerci , questo bel sito http://www.dallaterraalcielo.it/ realizzato da Giulia Iafrate e C. appositamente per l’Anno Internazionale dell’Astronomia e le celebrazioni Galileiane.  In esso sono elencate le innumerevoli iniziative degli amici dell’Associazione Astronomica di  Cortina  da Luglio a fine anno. Io l’ho scorso tutto e mi sono reso conto che sarà dura trovare spazio-tempo per le Supernovae,anche se spero di essere smentito (e lo sarò). D’altra parte capita di rado di avere un tale tam-tam mediatico gratis sull’Astronomia e ovviamente le associazioni di dilettanti DEVONO approfittarne per reperire fondi necessari alle loro attività ,compresa la ricerca.

Panzanella (more…)

Prosegue l’intensa collaborazione (culinaria) all’interno del Cross C. che ci permette di scoprire i piatti tipici casalinghi che ci hanno fatto crescere belli e intelligenti come siamo adesso (???). La ricetta Cadorina dei “Casunziei” ci è stata inviata dall’amico Alessandro Dimai ,astrofilo da tutti conosciuto , scopritore di innumerevoli Supernove a tutte le latitudini celesti e anima del gruppo di ricerca. “Noi”, lo ringraziamo e rispondiamo con la “Pulenda e uccellini” nella versione di casa ,cosi’come la ricordo e come continueremo , finchè ci sarà concesso , a prepararla.La versione “Lombardo-Veneta” è la famosissima “polenta e osei” reperibile (la ricetta) sul web che differisce in alcuni ingredienti .ma è di sicuro ugualmente gustosa.

I Casunziei

Bene, ecco la ricetta: (more…)

Grazie all’amico Marco Migliardi possiamo permetterci di allargare gli orizzonti culinari del CROSS verso la Francia e più precisamente verso la Provenza con i suoi profumi e sapori intensi .La ricetta inviataci da Marco è un piccolo capolavoro ,leggendola mi è sembrato quasi di vederlo sgranocchiare e spalmare l’aioli seduto sotto il pergolato di un ristorantino Provenzale ,accompagnato dal canto delle cicale.  Dalla Pisanità più povera e profonda ,riemerge invece la “zuppa del cane”. Entrambe le ricette hanno per protagonista il nobile Baccalà e le presentiamo assieme come si presenterebbero assieme una Ferrari e una 500.

Ricetta provenzale: l’Aioli    di  Marco Migliardi
Quando in estate (more…)

Stavolta ci uniamo a tavola, all’anima Triestina del CROSS. Città bellissima Trieste, che consiglio a tutti di visitare, semplicemente perchè non somiglia a nessun altra.La ricetta della minestra jota proposta, esce veramente dalle case di Trieste,non dai ristoranti o dalle guide scritte dai sapienti piovuti dal cielo.Ringraziamo l’amico crossino Marino Marizza che ce la svela .Confesso che quando ho letto “minestra jota ” ho pensato a uno scherzo,poi su Internet ho scoperto l’etimologia della parola e la saggezza antica e semplice che racchiude.Anche il termine “bordatino” ha un origine impensabile,credevo derivasse da “bordare” rimestare ecc.invece sembra abbia origini marinare “di bordo” ,il resto scopritelo da soli(se siete curiosi).Entrambe le ricette richiedono dopo il consumo,  la presenza di un artificere.

Minestra Jota (ricetta per quattro persone) (more…)

Continua lo scambio culturale con gli amici di Cortina. Questa volta ci addentriamo nelle valli Ladine per scoprire un piatto veramente speciale ,cosi’come viene preparato nelle case dalle belle massaie che per fortuna ancora popolano quelle valli.Noi rispondiamo con una versione della “zuppa di cavolo” e scusate se è poco.

Turtles Tirtlen Tutres
Sono le 3 dominazioni principali del piatto che (more…)

La collaborazione con gli amici del CROSS, ha subito in questi giorni una nuova , positiva accelerazione.Non contenti di scambiarci le immagini di galassie da controllare ,abbiamo deciso che era tempo di conoscere meglio le nostre radici e per questo non c’è nulla di meglio che scambiarsi alcune ricette tipiche.Quindi ,finchè ci sarà consentito ,pubblicheremo ogni tanto una coppia di ricette provenienti dal Cadore e dal Pisano.Chiunque se la senta può dare il suo contributo,la preferenza è per ricette semplici ,povere nella loro forma originale di casa vostra,non come vengono trascritte oggi su certi libri,ovviamente ci saranno anche delle gustose eccezioni.Si comincia con “La trippa” fornita dal sottoscritto e i “Canederli”gentilmente forniti da Marco Migliardi e c.  Buon appetito

La trippa.

La cosa migliore sarebbe (more…)