Marco Novi - Associazione Astronomica “Isaac Newton”

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SETTORE  RADIO

 

 Il primo oggetto da osservare e tenere sotto controllo sicuramente dovrebbe essere il più facile da osservare.

Pertanto non vedo come  non mettere sotto gli strumenti la nostra stella, il Sole.

 

1- Programma Brillamenti Solari o Flare 

I brillamenti sono fenomeni violenti, di breve durata, delle esplosioni, che di solito si ferificano al di sopra delle zone di gruppi di  macchie solari.

Esse emettono radiazioni e particelle cariche elettricamente, con frequenze che coprono quasi titto lo spettro elettromagnetico, dalle onde radio ai raggi gamma.

Producono onde d’urto nella corona solare e determinano l’espulsone dal Sole di plasma.

Come abbiamo detto,sonodi breve durata, dellì ordine di pochi minuti, di media circa 20 minuti, anche se in particolari casi si sono verificati brillamenti della durata dell’ordine dell’ ora.

L’espulsione del plasma da parte del Sole, provoca nei confronti della Terra, il verificarsi di tempeste magnetiche, in grado di provocare sia le aurore  boreali, che interferenze alle telecomunicazioni, per arrivare perfino a blackout elettrici.

E’ pertanto possibile monitorizzare e misurare i brillamenti solari indirettamente misurando le interferenze sulle telecomunicazioni.

Con il controllo di stazioni radio operanti isulle  V L F  è possibile rilevare i brillamenti solari.

L’ AAVSO fin dal 1944 , ha iniziato un programma di monitoraggio e raccolta dati su questo argomento, denominato SID  ( Sudden  Ionosphereric  Disturbances ) , al uale recentemente hanno aderito il Gruppo Solee la sezione Sole dell’ UAI, che ha uniformato gli strumenti di acquisizione dati, i programmo software di acquisizione e riduzione dati.

 

A questo punto , visto che la patrte riguardante la sezione radio dell’ Osservatorio di Tavolaia è in fase di allestimento, stà partendo ora, direi di iniziare con programmi osservativi semplici, collaidati, diffusi in modo dapoter facilmente confrontare i risultati, e pertanto sono a proporre a tutti il sudetto programma osservativo ed eventualmente  ( così come lo richiedono ) l’invio dei dati all’ AAVSO per l’inserimento nel database mondiale.

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