Mitologia delle Costellazioni - Le costellazioni zodiacali - ARIETE
Scritto da: Gosto di Lampino, in Costellazioni
Ariete (Aries)
Realizzato da Roberta Biagi , tratto da www.isaacnewton.it
Fin dall’antichità, l’Ariete ha assunto un ruolo di rilievo nel quadro delle costellazioni, poiché in esso cadeva il Punto ¡, ovvero il punto equinoziale di primavera, identificato con la stilizzazione di una testa di ariete nella suddetta lettera greca.
Dagli Assiri la costellazione era conosciuta come l’Altare (o Sacrificio) per il sacrificio di un ariete compiuto per celebrare l’equinozio; per gli Arabi era la Pecora e per i Cinesi il Cane.
Nella mitologia classica la figura dell’Ariete si allaccia immediatamente al mito del Vello d’Oro.
Re Atamante di Beozia, dopo aver ripudiato la moglie Nefele (dalla quale aveva avuto due figli: Frisso ed Elle), aveva sposato in seconde nozze la giovane Ino. Quest’ultima, vedendo nei figliastri una minaccia per la propria discendenza, ordì un piano: di nascosto incendiò i magazzini dove veniva conservato il grano per la semina, cosicché, senza il raccolto, il popolo fu ridotto alla fame; corruppe poi il messaggero inviato da re Atamante presso l’oracolo di Delfi, affinché riferisse che, per la ripresa delle colture, era necessario sacrificare il principe Frisso. Questi era già pronto sull’altare per l’olocausto, quando Mercurio, impietosito per la sorte del giovane, inviò un ariete dal vello d’oro a salvarlo.
L’animale sollevò sulla groppa Frisso ed Elle, ma mentre sorvolava lo stretto di mare conosciuto oggi come “dei Dardanelli”, la fanciulla cadde nelle acque e morì; da allora quei tratti di mare vennero chiamati Ellesponto (cioè il mare di Elle).
Frisso, invece, raggiunta la salvezza sulle coste della Colchide, sacrificò l’Ariete a Zeus e donò il vello ad Eeta, re di quelle terre. Eeta pose a guardia del prezioso manto un serpente mostruoso, all’interno di un boschetto sacro ad Ares, dove rimase fino a quando non fu rubato da Giasone.
Un altro mito classico riconduce la costellazione dell’Ariete alla capra Amaltea, che allattò Zeus poppante sul monte Idra a Creta. Zeus, divenuto signore degli dei, dotò le corna della capra della capacità di donare al suo possessore qualunque cosa desiderasse (mito della Cornucopia).